DONNE E DIMAGRIMENTO cosa fare?!

Solitamente l’obiettivo primario per una donna è dimagrire e tonificare; ha caratteristiche ormonali diverse dall’uomo, e nella maggioranza dei casi porta ad accumulare grasso e cellulite al gluteo e agli arti inferiori. Esiste anche una piccola percentuale di donne che hanno una struttura di tipo androide, ciò significa che accumulano grasso maggiormente nella parte superiore del corpo.

Dopo tanti anni di esperienza e studi fatti sul settore vi posso tranquillamente dire che ammazzarsi di ore e ore di soli corsi aerobici, spinning, jogging, le lunghe camminate per cercare di dimagrire e tonificare non è che serva ad un granché.

URLO

Ora non voglio screditare nessuno ma sono più che convinto che il miglior allenamento per una donna che vuole dimagrire e tonificare è l’allenamento fatto con i pesi in sovraccarico: solo così si stimola il tessuto muscolare magro e si aumenta il metabolismo basale.

Ora però bisogna fare una netta distinzione, non tutte le donne sono uguali come fisicità e vanno suddivise in 3 categorie:
1- Le donne che accumulano prevalentemente grasso negli arti superiore e nell’addome, con gambe prevalentemente magre senza accumuli di grasso o cellulite. Sebbene possono allenare la parte inferiore del corpo con esercizi multi-articolari, dalle 8 alle 15 ripetizioni, non avranno un aumento delle circonferenza ma semplicemente un aumento del tono muscolare; mentre per la parte superiore del corpo va benissimo un allenamento tipo circuit training senza pausa alternato con stazioni aerobiche.
2- Le donne che hanno un accumulo di grasso agli arti inferiori, cellulite anche nella parte alta della coscia, e rimane invece magra nella parte superiore. Purtroppo che questi sono i casi più complessi perché mettere grasso risulta molto facile ma al contrario smaltirlo risulta alquanto difficile. L’allenamento per la parte superiore del corpo può essere svolta come quella maschile, 8-15 ripetizioni; mentre per la parte inferiore dobbiamo svolgere un allenamento tipo circuit training, facendo però molta attenzione a non peggiorare la situazione con un volume di lavoro con altissime intensità. tenere la frequenza cardiaca moderata per non creare una situazione di acidosi locale che peggiorerebbe la cellulite. quindi poche ripetizioni senza arrivare ad esaurimento (tipo 5 ripetizioni).
3- Le donne che presentano un accumulo di grasso omogeneo ideale per questo tipo di donna è un allenamento misto.
Si effettua un allenamento con sovraccarico con i pesi e in giorni alterni allenamento aerobico. Un ottimo allenamento potrebbe essere anche inserire sessioni di stretching e attività posturale specifica per andare a migliorare quei punti estetici dove difficilmente si riesce a perdere grasso; ovviamente le donne che hanno una percentuale di grasso superiore negli arti inferiori e nel trocantere hanno bisogno di più tempo a smaltire il grasso in quanto le resistenze sono maggiori.

Ricordiamo comunque che tutti questi risultati sono molto soggettivi, molto dipende anche dallo stile di vita adottato.

IL LATTE E’ UN NOSTRO AMICO?

Il latte materno sicuramente è un alimento molto vantaggioso per il neonato in quanto ha delle proprietà come proteine, grassi, vitamine e anticorpi che sono utilissimi per la crescita.
Ma una cosa è la fase che precede lo svezzamento, un’altra è l’assunzione del latte anche quando si è adulti.

Innanzitutto il latte non è tutto uguale, perché quello materno ha delle proprietà che differiscono in nutrienti ed enzimi rispetto al latte di altre specie animali: un cucciolo di una specie animale predilige il latte prodotto dalla loro specie, perché l’umano dovrebbe prendere il latte di diverse specie?

Il latte d’origine animale ha un rapporto grassi saturi/ insaturi è svantaggioso per l’uomo.

È da quando siamo piccoli che sentiamo dire che bere latte fa bene alle ossa… beh, non è proprio verissimo.

MUCCA

Il latte infatti è un alimento acido che viene smaltito attraverso l’urina, le feci e il sudore attraverso il consumo delle risorse di calcio interne al nostro organismo. Quindi pensate a quel poco di calcio che riusciamo ad assumere e quello che dobbiamo perdere per il processo di smaltimento del latte: e capite bene che non è più così conveniente.

Un altro fattore oltre che incide allo smaltimento del calcio e l’età anagrafica: se fino a 30 anni inseriamo più calcio di quanto ne perdiamo (almeno così da norma), dopo i 30 le cose cambiano poiché ne perdiamo di più di quanto ne assumiamo. Ciò è dovuto anche all’assunzione di proteine alimentari, sodio, alcol, caffeina e uno stile di vita sedentario.

Quindi è consigliabile assumere calcio da altri alimenti come frutta e verdura che invece sono considerati alimenti non acidi.

holly

Sempre premesso che oggi purtroppo non possiamo essere sicuri delle proprietà della frutta rifilataci al supermercato; allora possiamo andare sul sicuro assumendo in aggiunta integratori di calcio e vitamina D.